Una delle disfunzioni sessuali femminili che rimane complessa da curare è quella del disturbo dell’eccitazione.
L`eccitazione sessuale comprende un`interazione dinamica fra componenti psicologiche e fisiologiche e differisce tra uomo e donna. Pertanto vi sono caratteristiche peculiari della sessualità femminile, come la presenza di un certo livello di discordanza tra il livello di eccitazione fisiologica e l’esperienza soggettiva riportata dalla donna di fronte a stimoli sessuali. In altri termini la donna potrebbe riportare di non sentirsi eccitata pur manifestando chiari segni di eccitazione fisiologica, come l’inumidirsi delle pareti vaginali (tecnicamente la lubrificazione-tumescenza). Tale discrepanza aumenta nel caso di donne con diagnosi di disturbo dell`eccitazione. I trattamenti farmacologici spesso intervengono solo sul piano fisiologico, aumentando questa discordanza: il livello fisiologico resta irrilevante se non si affrontano le barriere psicologiche. Il grado di discordanza riscontrato è stato ipotizzato sia causato da una poco sviluppata funzione di consapevolezza enterocettiva o capacità di registrare coscientemente le sensazioni corporee interne.
I fattori psicologici o “barriere” che interferiscono con l’eccitazione sono riassumibili in tre categorie generali:
La Mindfulness aiuta a sviluppare l`attenzione alle sensazioni provenienti dal corpo e permette di coltivare un pensiero non giudicante, promuovendo un funzionamento sano dell`attività sessuale femminile.
Lo studio di R. Gina Silverstein, BA, Anne-Catharine H. Brown, Harold D. Roth, and Willoughby B. Britton del 2011 ha analizzato l’effetto della meditazione sulla capacità delle donne di registrare la propria risposta corporea a stimoli sessuali o, in altri termini, sulla consapevolezza interocettiva.
Metodo
Soggetti: studenti della Brown University ( N= 44; età media di 20 anni, con intervallo d’età 18-22 anni) distribuiti in tre tipi di corsi, uno teorico-pratico sulla meditazione, uno teorico pratico su un altro argomento (es. musica) o uno solo teorico su altro argomento (es. religione).
Procedura: i partecipanti completavano la valutazione sia all’inizio che al termine delle 12 settimane di corso. La valutazione comprendeva la compilazione di questionari self report e di una batteria neuropsicologica di 2 ore in laboratorio.
I principali risultati sono stati i seguenti:
Limiti dello studio
Questo studio presenta diverse limitazioni, prima di tutto il campione è ridotto. Il campione non clinico, inoltre, limita la possibilità di generalizzare al trattamento delle disfunzioni sessuali legate al disturbo dell’eccitazione.
Tuttavia, sono necessarie analisi più complesse con un campione più ampio per chiarire l’esatto meccanismo d’azione e il rapporto tra queste variabili.
Silverstein, R. G., Brown, A. C. H., Roth, H. D., & Britton, W. B. (2011). Effects of mindfulness training on body awareness to sexual stimuli: implications for female sexual dysfunction. Psychosomatic medicine, 73(9), 817-825.
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