Come si fa a coltivare la felicità anche in presenza di eventi traumatici o dolorosi? Richard Davidson, uno dei primi e maggiori studiosi degli effetti neurologici del praticare mindfulness, afferma che “Il benessere può essere appreso, ma richiede pratica. Non c’è niente che sostituisca la pratica”.
Davidson afferma ciò in un’intervista, in cui spiega che nei suoi studi, effettuati attraverso la fMRI, i monaci impegnati a fare meditazione sulla compassione – inviando compassione a se stessi e a tutti gli esseri viventi – avevano i cervelli più «felici» mai visti. Lo stesso risultato (maggiore attivazione dei circuiti che si attivano quando la persona prova gioia) è emerso in uno studio su persone «normali» (non monaci) prima e dopo un training di meditazione sulla compassione.
La mindfulness e la meditazione sono pratiche per “allenarsi” alla felicità, alla benevolenza, alla pace e questo video, tratto da youtube e tradotto da noi, spiega come.
Desmond, T. (2015). Self-compassion in psychotherapy: Mindfulness-based practices for healing and transformation. WW Norton & Company.
Germer, C. K. (2009). The mindful path to self-compassion: Freeing yourself from destructive thoughts and emotions. Guilford Press.
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