in Finlandia (Waldenström, Hildingsson & Ryding, 2006), di 2662 donne, il 10% ha riportato paura del parto e solo il 5% su 8000 donne in Svizzera (Geissbeuhler & Eberhard, 2002); in stati come la Svezia e l’Australia l’incidenza riportata è del 20% (Zar, Wijma & Wijma, 2001). Tali differenze potrebbero essere ipoteticamente attribuite a diversità culturali o a discrepanze metodologiche degli studi, in particolar modo rispetto a ciò che gli strumenti utilizzati per le indagini hanno, effettivamente, rilevato. Per esempio, lo studio svizzero, ha impiegato una singola domanda sulla paura del parto, mentre in America è stato scelto un questionario appositamente strutturato, con un cut-off dei punteggi per i livelli alti e bassi di paura.
La paura del parto sembra essere una delle ragioni più comunemente riportate dalle donne che fanno richiesta di parto programmato col cesareo (dal 7 al 22% dei tagli cesarei in Inghilterra e Svezia sono programmati). Le conseguenze della paura del parto sono state identificate lungo tutto lo sviluppo della gravidanza, sull’andamento del travaglio, più lungo e doloroso (Alehagen, 2005) e sull’ostacolare il primo attaccamento madre-bambino (Saisto, 2006).
Non sono ancora chiari, in letteratura, i motivi per cui alcune donne soffrono per la paura del parto. In un recente studio del 2011, Rouhe ad Helsinki ha confrontato due gruppi, uno costituito da donne che hanno dichiarato di avere una significativa paura del parto, e un altro di controllo costituito dalle rimanenti donne, per un totale di 2405 donne appartenenti al primo gruppo e 4676 al secondo. L’obiettivo del suo studio era indagare se le donne con la paura del parto avevano problemi di salute mentale più frequenti rispetto al gruppo di controllo. I due gruppi sono stati analizzati attraverso i dati ottenuti dai dal Medical Birth Register, dal Hospital Discharge Register e dal Drug Reimbursement Register nei 5-12 anni prima e dopo il parto. È emerso che le donne con una alta paura del parto hanno avuto un numero di cure psichiatriche significativamente maggiore (54% versus 34%, P<0.001) rispetto al gruppo di controllo nel periodo di tempo considerato nello studio. Il gruppo sperimentale differisce dal gruppo di controllo anche rispetto all’uso maggiore di farmaci psicotropi (51% versus 31%). I disturbi più comuni sono quelli dell’umore e d’ansia. Infine, i predittori di cure psichiatriche dopo il parto si sono rivelati essere la presenza di episodi precedenti di cure psichiatriche e la paura del parto.