Cos’è la Mindfulness?
Cos’è la Mindfulness?
La mindfulness è un modo di “porre attenzione in modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994). La mindfulness ha le sue origini nella meditazione Vipassana che vuole sviluppare la consapevolezza e la comprensione della natura della realtà così com’è, attraverso un atto di percezione non mediato dai pensieri e una comprensione profonda di quello che sta accadendo nel momento in cui accade. La mindfulness è stata importata in Oriente da Kabat-Zinn, che l’ha impiegata dagli anni Ottanta presso l’Health Care and Society dell’University of Massachusetts per intervenire sullo stress e sul dolore cronico.
Le componenti della mindfulness (Shapiro, 2006) sono:
- Attitude: accettazione, non giudizio, verità, pazienza, assenza di sforzo, curiosità e gentilezza.
- Attention: l’attenzione può essere focalizzata, generale o sostenuta e il compito è spostare l’attenzione da uno stimolo ad un altro.
- Intention: l’intenzionalità sta nella pratica stessa, nel sostenere l’attenzione o nello spostarla.
A cosa serve la Mindfulness?
Le tre componenti della mindfulness insieme permettono di sviluppare una prospettiva decentrata rispetto all’esperienza personale, creando una visione oggettiva e senza giudizio dell’esperienza stessa. I pensieri che si presentano all’attenzione, le sensazioni e le emozioni sono visti come fenomeni passeggeri, per cui è possibile imparare a rispondere alle situazioni in modo riflessivo anziché reattivo.
Come è composto un esercizio di Mindfulness?
Un esercizio di mindfulness si compone prestando attenzione ad una “ancora” (ad esempio il proprio respiro o una qualsiasi stimolazione sensoriale, come la fiamma di una candela), poi si nota che arrivano dei distrattori (pensieri, immagini, sensazioni o emozioni) e si impara a lasciarli andare, per tornare a rifocalizzarsi sull’ancora iniziale. Questa sequenza è ripetuta più volte durante un esercizio.
Un esercizio di mindfulness può essere usare un brano musicale come “ancora”: questo implica l’ascoltare una particolare linea melodica o il suono di un solo strumento (ad esempio il basso), cercando di mantenere l’attenzione focalizzata sull’ancora e notando quando e cosa ci distrae per poi tornare all’ascolto consapevole (Hayes, 2005).
Quali sono gli effetti della Mindfulness?
Gli effetti positivi della mindfulness sono stati documentati inizialmente rispetto al dolore cronico (Kabat-zinn, 1982), poi rispetto allo stress (Baer, 2003) e alla depressione (Teasdale et al, 2000). La mindfulness è stata anche studiata nei suoi effetti fisiologici (Cahn & Polich, 2006; Hӧlzel, 2011) e tuttora sono in sviluppo programmi basati sulla mindfulness applicata pressoché in ogni contesto: dal trattamento non farmacologico dell’ADHD o l’ansia da prestazione dei musicisti alla prevenzione in ambito perinatale.
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